Progetto di Restauro delle Corsie Sistine nel complesso monumentale dell’Ospedale Santo Spirito, Roma


Progetto di Restauro delle Corsie Sistine nel complesso monumentale dell’Ospedale Santo Spirito, Roma

Il progetto di restauro riguarda le cosiddette “Corsie Sistine”, l’area archeologica del “Grottone” sottostante e la Biblioteca Lancisiana.

Le “corsie sistine” sono parte del Complesso monumentale dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia e si presentano come un lungo copro di fabbrica con un tiburio centrale, sulla via Borgo di Santo Spirito, in adiacenza a via della Conciliazione. Si presentano come due lunghe gallerie (Sala Baglivi e Sala Lancisi) simmetriche rispetto al tiburio centrale, sotto al quale si trova il ciborio, unica opera romana del Palladio.

Le Corsie furono realizzate da Sisto IV dopo l’incendio dell’Ospedale del 1471 e rappresentano probabilmente il primo esempio di architettura civile rinascimentale a Roma. Utilizzate nel ‘600 come lazzaretto, poi come corsie di ospedale fino agli anni ottanta, sono state usate dal 2000 fino a una decina di anni fa come polo congressuale e spazio per eventi.

Proprio sotto l’Ospedale di Santo Spirito in Sassia nel 1959 furono scoperti a circa 10 metri di profondità, resti archeologici di edifici risalenti al I secolo a.C. e al I d.C., questi furono identificati come la Villa di Agrippina ricordata da tutti i testi dell’epoca.  Questo straordinario patrimonio archeologico è visibile nel cosiddetto “grottone” al piano interrato, un ambiente voltato lungo circa 130 metri e largo 12, che era rimasto per tanti anni un antro segreto sotto all’ospedale, in attesa di una valorizzazione.

I restauri riguardano il ciclo pittorico degli affreschi, che stavano subendo danneggiamenti per le infiltrazioni dal tetto; oltre ad opere di miglioramento statico delle volte (della biblioteca Lancisiana, del Grottone sotto al ciborio, della Spezieria); il rifacimento del tetto, delle pavimentazioni e degli impianti. Il progetto, condotto sotto la guida della Soprintendenza, ha lavorato per sottrazione, nella ricerca dei pristini valori morfologici e spaziali.

Oggi, già in corso di lavori, senza le due vetrate, le corsie si presentano come uno spazio unitario lungo circa 130 metri, di grande importanza scenica, consentendo da ogni punto la visione del ciborio del Palladio, posto al di sotto del tiburio.

Nel piano interrato del Grottone Il progetto esecutivo ha previsto di realizzare un “museo ipogeo”, con i una passerella in acciaio che passa all’interno della stessa consentendo un lungo percorso di visita, in quota, attraverso i resti archeologici della villa romana; ipotizzando di aprire una galleria nel muro terminale, in modo da creare un accesso nella piazzetta antistante la facciata sul lungotevere.

Il progetto esecutivo è stato realizzato nel 2008, ma i lavori, rimasti bloccati per lunghi anni a causa di un contenzioso e di complesse vicende amministrative, sono stati avviati nel 2017 e sono in corso di esecuzione.


Credits:

Committente: ASL Roma1
Tipologia incarico: Progetto vincitore/aggiudicatario in appalto integrato (Anno 2008)
Progetto Esecutivo: arch. Matteo Clemente e Tommaso Empler (mtstudio) con arch. Marco Odargi.
Impresa Aggiudicataria: Monacelli Costruzioni Edili (capogruppo); CEU Impianti; RECO.
Realizzazione: 2017-in corso