Estetica delle periferie urbane Analisi semantica del linguaggio dell'architettura spontanea

Matteo Clemente

Estetica delle periferie urbane

Analisi semantica del linguaggio dell'architettura spontanea

Officina Edizioni
2005

La periferia urbana è stata sempre vista dalla letteratura scientifica in un'accezione negativa: "luogo degradato" nel migliore dei casi, "non luogo" in una definizione largamente condivisa. A ben guardare accanto ad una periferia zonizzata, fatta di "palazzoni" senza qualità estetiche, esistono realtà spontanee con una precisa identità figurativa e con un ben definito patrimonio lessicale. Partendo da un concetto di "nuovo rilievo", volto a cogliere le qualità dei contesti urbani, anche apparentemente squalificati, dallo studio dei processi di auto-organizzazione della città spontanea per conoscere le tensioni in atto, si può realmente intervenire sul territorio con progetti architettonici, che si inseriscono nel tessuto esistente come tasselli qualificanti, come cellule staminali rigeneranti, aventi lo stesso patrimonio genetico dei tessuti morti sostituiti. In tal senso opera il progetto contestualistico, ricercando la congruenza figurativa con l'edilizia esistente, ricucendo trame sottese all'organizzazione urbana, ricavando in maniera consapevole gli elementi del linguaggio locale. La prospettiva semiologica di questo libro, in tal senso, è volta a ricercare in modo sistematico un legame tra certe soluzioni formali dell'architettura d'avanguardia e medesimi elementi lessicali di manufatti poveri autocostruiti, fornendo uno strumento conoscitivo strategico, prima di lasciare il passo all'intervento concreto sul territorio.


Il condominio accessibile

Ileana Argentin, Matteo Clemente, Tommaso Empler

Il condominio accessibile

Comune di Roma - Ufficio Consigliere Delegato per l'Handycap - Rotary Club Roma
2004

Al di là delle barriere architettoniche presenti nello spazio urbano e negli edifici pubblici delle nostre città (dalla scuola alla biblioteca, dal museo allo stadio, dalla piazza al parco), uno dei problemi più importanti da risolvere per i disabili è quello di accedere alla propria dimora, passando attraverso gli spazi comuni del proprio condominio. Lo spazio condominiale è uno strano "limbo" al di fuori delle proprie mura domestiche ed al di fuori anche delle possibilità operative dell'Amministrazione Pubblica, un territorio di frizione all'interno del quale il disabile deve condividere le soluzioni tecniche atte ad adeguare l'edificio con la piccola collettività dei condòmini, forse, proprio per questo, un ambito di questioni molto dibattute in ambito tecnico e, qualche volta anche giudiziario. In questo settore più propriamente privato, l'Amministrazione Comunale si propone di fornire uno strumento "operativo" e al tempo stesso di sensibilizzazione nei confronti dei condòmini con esigenze speciali, nella consapevolezza che per eliminare le barriere architettoniche della città, vanno abbattute le barriere culturali della nostra società. Agli amministratori dei condomini ed ai tecnici si suggeriscono gli strumenti necessari e le soluzioni pratiche per l'eliminazione delle possibili barriere architettoniche, facendo anche riferimento al modo in cui attingere ai contributi a fondo perduto erogati dallo stato.


Eliminazione barriere architettoniche Progettare per un'utenza ampliata

Ileana Argentin, Matteo Clemente, Tommaso Empler

Eliminazione barriere architettoniche

Progettare per un'utenza ampliata

Dei tipografia del genio civile
2004

Nella progettazione del nuovo, come negli interventi di ristrutturazione, una rivoluzione copernicana ha recentemente spostato l'attenzione dai limiti fisici del soggetto uomo ai limiti architettonici di un contesto che presenta barriere: è la città, in buona sostanza, ad essere handicappata se non si pensa in maniera da contemperare le esigenze di tutti i cittadini.

L'accessibilità integrata nel progetto architettonico, come requisito essenziale, indipendentemente dall'ipotetico utente o fruitore (disabile motorio, sensoriale, bambino, ecc.), risolve il problema per le persone più svantaggiate con ricadute benefiche a cascata anche per coloro che si trovano in situazioni ottimali.

Il volume scompone, affronte e fornisce soluzioni in tema di accessibilità trattando puntualmente:
- l'apparato normativo
- il quadro esigenziale
- l'analisi delle soluzioni esistenti nell'architettura contemporanea
- i criteri progettuali
- la progettazione plurisensoriale
- la prevenzione incendi e la sicurezza sui luoghi di lavoro
- le agevolazioni previste


Una chiave per l’accessibilità Progettare per un'utenza ampliata

Ileana Argentin, Matteo Clemente, Tommaso Empler

Una chiave per l’accessibilità

Progettare per un'utenza ampliata

Comune di Roma Ufficio Consgliere Delegato per i Problemi dell'Handicap Dipartimento XII° Lavori Pubblici e Manutenzione Urbana VIII° U.O.
2003

Una chiave per l'accessibilità ha l'obettivo di approfondire le tematiche relative all'accessibilità, sia dal punto di vista dei criteri progettuali che delle soluzioni adottate nell'architettura contemporanea. Non più, dunque, risposte pensate a posteriori per ottemperare ai dispositivi normativi sull'eliminazione delle barriere architettoniche, ma soluzioni integrate nel contesto in cui sono inserite. Accessibilità integrata nel progetto-realizzazione indipendentemente per chi sia pensata la soluzione (disabile motorio, sensoriale, bambino ecc.); risolvendo il problema per la persona più svantaggiata le ricadute benefiche sono a cascata anche per coloro che si trovano in situazioni psicofisiche ottimali, i "superman" per i quali fino a non molti anni fa le città venivano pensate e calibrate. Una chiave per l'accessibilità nel perseguire l'obiettivo prefisso scompone il tema dell'accessibilità in più parti o argomenti che vanno dall'analisi dell'apparato normativo al quadro esigenziale, dall'analisi delle soluzioni tratte dall'architettura contemporanea ai criteri progettuali, dalla progettazione plurisensoriale alla prevenzione incendi e sicurezza fino all'iva nell'edilizia.


Il Disegno Automatico tra progetto e rilievo

Tommaso Empler

Il Disegno Automatico tra progetto e rilievo

Officina Edizioni
2002

Questo libro affronta i problemi della rappresentazione assistita dal computer, evitando però di porsi come manuale per l'istruzione di tecniche particolari. Al contrario individua i processi logici in base ai quali i programmi stessi possono operare e ne illustra quelle modalità di funzionamento che sono indipendenti dalle singole applicazioni, cercandone piuttosto il confronto metodologico con le leggi che regolano la geometria delle proiezioni, l'ottica e la percezione, vale a dire con quelle discipline che indagano i fondamenti stessi della visione e della rappresentazione.

Il disegno come forma di conoscenza, il rilievo critico e il progetto architettonico vengono affrontati nella loro qualità di strumenti duttili nelle mani dell'operatore, adatti quindi a stimolare l'impiego più intelligente delle nuove tecnologie e soprattutto in grado di consentire ai progettisti e ai ricercatori la più corretta valutazione delle opportunità e dei limiti dei mezzi usati.


Percezione e comunicazione visiva dell’architettura

Roberto de Rubertis, Matteo Clemente

Percezione e comunicazione visiva dell’architettura

Officina Edizioni
2001

I termini "percezione" e "comunicazione", riferiti all'architettura e alla sua rappresentazione, sono oggi ampiamente abusati e spesso con accezioni viete e superficiali. Questo libro cerca di rivelare i loro fondamenti fisiologici e culturali e di chiarirne i rapporti con la semiologia, con l'iconologia e con la stessa progettazione per comprendere le procedure con le quali l'architettura viene concepita e manifestata. Un ricco repertorio illustrativo contemporaneo attualizza l'interesse per l'argomento e offre una serie di spunti critici in base ai quali meditare sui concetti di informazione, mistificazione, autenticità, somiglianza, surrogazione e ostentazione che percorrono trasversalmente l'idea di progetto.


Costruire le pari opportunità Quaderno tecnico per progettare e realizzare l'accessibilità

Ileana Argentin, Matteo Clemente, Tommaso Empler

Costruire le pari opportunità
Quaderno tecnico per progettare e realizzare l'accessibilità

Comune di Roma - Ufficio Consgliere Delegato per i Problemi dell'Handycap
2000

"Costruire le pari opportunità" è un manuale per tecnici, architetti, geometri, ingegneri e amministratori realizzato dall'Ufficio del Consigliere Delegato per i Problemi dell'Handicap del Comune di Roma, nell'intento di fornire uno strumento operativo di facile consultazione, per progettare senza barriere architettoniche, ma soprattutto per eliminare le barriere culturali di chi progetta ed opera nella realtà urbana. Gli interventi volti all'eliminazione delle barriere architettoniche sono spesso di controllo e verifica su quanto già realizzato e questo rende i manufatti antiestetici e appariscenti, evidenziando che sono stati realizzati perchè imposti dalla legge e non integrati al progetto complessivo: purtroppo non si pensa ancora in maniera accessibile prima di progettare o decidere la soluzione da adottare.

L'approccio progettuale, invece, suggerito dal "quaderno tecnico" è conosciuto in campo internazionale come "universal design".
Il volume vuole offrire una panoramica complessiva delle problematiche inerenti l'accessibilità, corroborando i dettami normativi con esemplificazioni grafiche e consigli, con un occhio attento alle realizzazioni italiane ed anche straniere.


Progettare il comfort urbano e d’interni Guida ad una progettazione plurisensoriale

Tommaso Empler

Progettare il comfort urbano e d’interni

Guida ad una progettazione plurisensoriale

Maggioli Editore
1997

Le  possibilità di orientamento e mobilità di un individuo all'interno di un ambiente costruito sono direttamente rapportabili alla quantità e qualità degli indizi visivi presenti negli elementi di definizione degli spazi oltre che alle reali potenzialità percettive del visitatore. quando, come spesso avviene nell'architettura contemporanea, tali indizi da soli non sono più sufficienti alla segnalazione delle diverse componenti architettoniche, possono essere utilizzati accorgimenti captabili anche attraverso altri sensi e quindi veramente riconoscibili a tutti, rendendo concreta la possibilità di garantire le condizioni di accessibilità, sicurezza e comfort in tutti gli ambienti.

L'ambiente verrà strutturato con elementi che generano nell'individuo sensazioni percettive diverse, legate al senso visivo, olfattivo, cinestetico e igrotermico.
La potenzialità di tale progettazione, definibile "plurisensoriale", risultano particolarmente evidenti se si considera la sua versatilità soprattutto per coloro che hanno particolari deficit sensoriali (come il non udente, l'ipovedente, il non vedente, ma anche lo stesso anziano), inoltre la ridondanza dei riferimenti sensoriali è in grado di stimolare anche l'individuo distratto o che si trova in condizioni psicofisiche poco ricettive.